martedì 18 novembre 2014

A TAVOLA CON LE RELIGIONI




OGNI RELIGIONE HA DEI PASTI SPECIALI...


Gli ebrei  possono mangiare solo il cibo kasher che rispetta le regole alimentari indicate dalla Torah, ovvero la carne dei quadrupedi con l'unghia divisa in due e dei ruminanti. Non si può bere latte di animali che non sono kasher o mangiare latticini assieme alla carne. Tra gli animali acquatici sono kasher solo i pesci con pinne e squame, come il merluzzo, il rombo e il tonno. Sono proibiti molluschi e crostacei.


I Buddisti non hanno particolari divieti alimentari. I più osservanti decidono di essere vegetariani. Tra le bevande invece è proibito il consumo di alcool.


Gli Induisti non mangiano la carne di mucca, perché viene considerato un animale sacro. Alcuni sono vegetariani, non mangiano né carne, né pesce, né uova, ma solo vegetali e latte. L'alcool è proibito ai bramini (sacerdoti Indù), per gli altri il consumo deve essere limitato.


I Cristiani sono tenuti ad astenersi dal consumare la carne due giorni l'anno: il Mercoledì delle Ceneri e i Venerdì di Quaresima, il periodo che precede la Pasqua, in ricordo della passione di Gesù. 








I Musulmani distinguono il cibo in halàl "permesso" e haràm "proibito". Tutto ciò che viene dal mare è il regno delle acque da cui ogni cosa ha tratto la vita, quini nessun cibo che da esso proviene può far male. Tra gli animali della terra è haràm il maiale e i suoi derivati. Per questo i musulmani non mangiano prosciutto, salame e tutti gli altri insaccati. Tra le bevande sono haràm gli alcolici, perché considerati nocivi alla salute. Inoltre, ogni annoi musulmani osservano un mese di digiuno, chiamato Ramadam, durante il quale non mangiano fino al tramonto. 













lunedì 17 novembre 2014

ATTIVITA' GRAFICO-PITTORICA


CRISTIANESIMO- EBRAISMO-INDUISMO-ISLAMISMO-BUDDISMO


SIMBOLI

Il simbolismo religioso indica l'insieme di segni i quali mettono in evidenza alcuni aspetti di una determinata religione.
Ogni religione ha un suo simbolo principale che la identifica.


CRISTIANESIMO: LA CROCE, simbolo di Gesù Cristo. E' il simbolo cristiano più diffuso, riconosciuto in tutto il mondo; una forma simbolica molto antica che con il Cristianesimo assume il significato del ricordo della passion, morte e risurrezione di Gesù.




simboli del cristianesimo



ISLAMISMO: LA MEZZALUNA. la mezzaluna sarebbe la nuova luna crescente, ovvero la luce che illumina l'oscurità di ogni tipo.

http://islamicamentando.altervista.org/wp-content/uploads/2013/08/star_and_crescent-svg.png

simboli dell'islam


 EBRAISMO: LA STELLA DI DAVIDE, la stella a sei punte presente nella bandiera dello Stato di Israele. Si chiama così perché era il simbolo rappresentato nello scudo del Re Davide e in ebraico è chiamata: MAGHEN DAVID.




http://static.guide.supereva.it/guide/cristiani/stelladavide.JPG




L'Ebraismo ha anche altri simboli come:
- il MENORAH, candelabro a sette bracci: ricordano i sette giorni della creazione e la capacità di Dio di vedere ogni cosa come se avesse sette occhi.





- MEZZUZAH, contenitore affisso agli stipidi delle porte. Contiene la pergamena con due brani dello Shema, la preghiera fondamentale dell'Ebraismo che deve essere recitata ogni giorno, al mattino e alla sera.







- TEFFELIN, conosciuti come filattèri. Sono astucci di cuoio nero fissati al braccio per mezzo di cinghie e contengono le pergamene con 4 brani della Torah.









- KIPPAH, è il copricapo indossato dagli ebrei maschi, indica che Dio è sopra di loro.





- TALLED, è uno scialle in tessuto bianco, con frange lungo i lati chiamate Tzitzit.













INDUISMO:  l'OM, parola che gli Indù ripetono molte volte al giorno per rivolgersi alle divinità.


http://static.wixstatic.com/ficons/fecda9_a879fb293073455599ab48a2baf96da6.jpg


BUDDISMO: la RUOTA DEL DHARMA a otto raggi; indica il perenne ciclo delle rinascite.  Simboleggia il Buddha che fa girare la ruota della verità o della legge. Gli otto raggi sono simbolo di otto sentieri:
1. la retta comprensione
2. il retto pensiero
3. la retta parola
4. la retta azione
5. la retta condotta di vita
6. il retto sforzo
7. la retta consapevolezza
8. la retta concentrazione













IMPARANDO...GIOCANDO

http://www.puzzlepuzzles.it/puzzle-religione.html

TESTO SACRO

 

 CRISTIANESIMO:

Il testo sacro del Cristianesimo è la Bibbia cristiana composta di due parti: l'Antico e il Nuovo Testamento. L'Antico Testamento è essenzialmente costituito dalle sacre Scritture dell' Ebraismo , che tuttavia il Cristianesimo interpreta in modo molto divergente rispetto all'interpretazione ebraica. Alcune chiese, come quella cattolica e quelle ortodosse, ma non quelle protestanti, inseriscono nell'Antico Testamento anche un certo numero di scritti religiosi ebraici che tuttavia gli Ebrei non considerano rivelati da Dio. Il Nuovo Testamento è, invece, composto da 27 opere tutte composte dai cristiani prevalentemente nel I secolo e.v.. Fra esse sono fondamentali i quattro Vangeli: quello di Matteo, di Marco, di Luca e di Giovanni.

 https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOOqRm_4XIXfNry3u5t02Q3yxVqnOYCZINnZgEW2w5105MZi9RerGn9y42L92biQCYoaKIV-Q8u04-bsBNvl2JY0t5xljv7IUiYgsb1OjoKXR_wVYQSi_dbPeTO81CNZ14Cjh2cxLmoCc/s1600/image002.jpg

 EBRAISMO:

La Bibbia ebraica è composta da 24 libri, ed è suddivisa in tre sezioni: la Torah (o Pentateuco, i primi cinque libri della Bibbia ebraica), i Nevi'im ("Profeti") e i Ketuvim ("Scritti"). Nella Bibbia sono narrate le vicende storiche del popolo ebraico, l'Alleanza instaurata tra il popolo e il suo Dio, e i princìpi che gli ebrei devono seguire per non rompere l'Alleanza.
Tutti i libri della Bibbia ebraica sono scritti in ebraico salvo alcune brevi sezioni in aramaico. I libri biblici furono scritti in diverse epoche: le tradizioni più antiche risalgono al 1000 a.e.v., mentre la maggior parte dei testi vennero redatti intorno al VI secolo a.e.v.. Nel mondo antico la Bibbia fu tradotta in greco e i suoi insegnamenti e i suoi princìpi si diffusero velocemente.

 http://www.homolaicus.com/religioni/images/torah.jpg

 

INDUISMO:

I libri sacri Induisti più importanti scritti in Sanscrito (antica lingua Indiana) sono:
-I Veda, che vuol dire sapere, contengono inni, preghiere e prescrizioni.
-Le Upanishad sono testi strutturali in forma di dialogo tra un maestro e un suo discepolo.
-Il Ramayana è un poema che narra le imprese del principe Indiano Rama.
-Il Mahabharata è un poema sulle lotte tra famiglie reali. Nel Mahabarata si trova la Bhagavad Gita, "Canto del Signore" cioè un testo sacro popolarissimo  nel quale il dio Krishna insegna al nobile Arijuna cercando di dare risposta alle difficoltà e alle angosce umane.








http://www.ricchezzavera.com/blog/wp-content/uploads/2010/04/I-Veda-Mantra-Vedici-e-Formule-Sacre-ricchezzavera.com_.gif

 ISLAMISMO:il CORANO, che è considerato dai musulmani espresso parola per parola da Dio. I musulmani ritengono che Maometto abbia ricevuto il Corano da Dio attraverso l'Arcangelo Gabriele, che glielo avrebbe rivelato in lingua araba. È per questo che i fondamentali atti liturgici islamici sono recitati in tale idioma in tutto il mondo musulmano. Dopo la Rivelazione ricevuta da Maometto l'Islamismo crede, per dogma, che nessun altro profeta sarà più identificato da Dio fra gli uomini. Volendo fare un paragone con il cristianesimo, il Corano, più che al Nuovo Testamento, è assimilabile al Cristo stesso, in quanto Verbo di Dio. Il Corano non venne messo immediatamente per iscritto: Maometto era analfabeta e lo lesse per grazia divina via via che l'Arcangelo Gabriele glielo srotolava attorno alla testa come una lunga fascia luminosa; lo memorizzò e lo recitò più volte ai suoi seguaci finché essi stessi non lo memorizzarono. Solo più tardi fu messo per iscritto e da allora il testo è immutabile.


http://image.nanopress.it/625X0/cultura/nanopress/it/img/corano.jpg

BUDDISMO: Tutti i buddisti possiedono testi sacri chiamati TRIPITAKA, che significa "tre gerle". Sono scritte in una antico linguaggio Pali e ne esiste anche la versione in sanscritto.


 


Cos’è   l’induismo e cosa credono gli induisti?


L’induismo è una delle religioni più antiche, difatti i suoi testi sacri risalgono al 1400, 1500 a.c.



E’ una religione molto complessa, poichè ha milioni di divinità. Ha inoltre molti principi. E’ la terza religione al mondo.
Nacque in India e Nepal.


LA DOTTRINA

Nell’Induismo la dottrina religiosa è abbastanza semplice.
Non esiste una norma severa.
Gli ideali fondamentali sono:
purezza interiore;
autodisciplina;
distacco dalle cose;
verità;
non-violenza;
carità;
compassione per gli uomini.


L’uomo deve privarsi completamente di desideri e di azioni per non doversi reincarnare.



DIVINITA'
Nonostante spesso si consideri l’induismo come politeistica, poichè ha 330 divinità riconosciute, ha una divinità che considera suprema, Brahma.




Brahma è un’entità che possiede ogni parte della realtà e dell’esistenza dell’universo.


Brahma è impersonale, inconoscibile ed esiste in tre forme separate chiamata SACRA TRIMURTI:
- Brahma, creatore;
- Vishnu, preservatore;
- Shiva, distruttore.

Queste tre facce di Brahma son visibili anche attraverso la reincarnazione di esse in altre divinità.




LA REINCARNAZIONE
Gli induisti credono nella reincarnazione la quale dipende dal karma, che ne governa l’equilibrio. Cosa si compie nel passato ha conseguenze nel futuro.

Per gli Indù dopo la morte l’anima si reincarna in una persona nuova di casta a seconda di come ha vissuto la propria vita precedentemente.
Chi ha fatto del male si reincarna in una persona di casta inferiore e chi ha fatto del bene si reincarna in una persona di casta superiore; si può diventare anche un animale.



La legge che determina la rinascita è chiamata Karma.




TESTI PRINCIPALI:
I testi principali sono I Veda, (considerati i più importanti), i Ramayana, i Upanishadas e i Mahabharata. Questi scritti contengono inni, filosofie, riti, poemi e storie dalle quali gli induisti traggono il loro credo. Vi sono anche altri testi come i Brahmanas, i Sutras e I Aranyakas.

I Veda sono molto più che libri teologici. Essi contengono una ricca mitologia sulle divinità che intreccia mito, teologia e storia. Questa mitologia teologica ha radici talmente profonde nella storia e cultura dell’India che rifiutarne la veridicità corrisponde ad opporsi all’India stessa.

Luoghi di culto e i grandi cinque sacrifici

I luoghi di culto per gli Indù sono i templi e le grotte, dove hanno vissuto i grandi maestri dell’Induismo: i Guru.

 I templi hanno una configurazione architettonica varia perché caratterizzata da stili diversi legati geograficamente all’ambiente e cronologicamente alle diverse epoche nelle quali sono stati costruiti. Non mancano comunque elementi comuni quali: la pianta quadrangolare, il tetto piramidale a uno o più piani; la zona centrale e principale chiamata Vimana alla quale si accede da una porta - la sola apertura - collocata sul lato orientale; una cavità o nicchia all’interno del vimana dove trova posto o la statua della divinità o un altro simbolo che la rappresenta. Nel recinto esterno si possono trovare sale, colonnati e, in molti casi, anche le stesse abitazioni dei sacerdoti. Oltre il muro di cinta vi sono tettoie e ospizi per i pellegrini.




Benares:



è la città santa per eccellenza, l’unica al mondo costruita su una sola riva del fiume, il Gange, quella dalla quale si vede il sole sorgere sull’acqua. Qui i pellegrini sono sempre numerosi e li si incontra sui ghat, le scalinate che fiancheggiano il fiume sacro Gange, lungo più di 3000
Km, ha la sua sorgente sul monte Gangotri a 4500 m di altezza nei pressi della frontiera con il Tibet.                        In esso i fedeli indú scendono per il bagno purificatore. Sempre a lato del fiume si incontrano cataste di legna che brucia per la cremazione dei defunti.








Casa: in quasi tutte le famiglie si incontra un tabernacolo nel quale sono collocate o le immagini delle divinità o 5 pietre: una nera che fa riferimento a Vishnu; una bianca a Siva, una rossa a Ganesa, il popolare dio dalla testa di elefante che aiuta a superare gli ostacoli, figlio di Siva, un pezzetto di pirite e un cristallo che richiama Surya, il sole.






Gange: fiume sacro che è personificato da una dea, Ma Ganga. Questa, turbolenta e capricciosa, viene mandata per castigo sulla terra dal padre Himalaya. Ella allora rivela che vuol vendicarsi spazzando via tutti gli abitanti della terra. Ed ecco allora che Siva la rende inoffensiva legandola tra le sue trecce e trasformandola in un fiume, il Gange.





Non esistono sacerdoti.
Ogni famiglia fa in casa la sua venerazione: un rito di offerte e preghiere alla divinità.
Il credente Indù è tenuto a compiere questi sacrifici:
agli dei: il capo famiglia offre latte, burro, cereali, accompagnando l’offerta con formule proprie
agli antenati: offrono bevande
agli antichi saggi: si leggono testi sacri
in favore degli uomini: si pratica ospitalità a persone più bisognose
alle creature viventi: si trattano con molta premura gli animali.


DIVISIONE IN CASTE

Per la religione Indù gli uomini sono stati divisi in caste per ordine di importanza e sono quattro:
Brahamini o sacerdoti;
I brahmani rappresentano la casta sacerdotale e costituiscono la prima delle quattro caste: a loro spetta la celebrazione dei rituali religiosi più significativi.
Soldati e governanti;
Commercianti;
Lavoratori manuali.
Coloro che non appartengono a queste caste rappresentano la fascia di popolazione più povera e più numerosa che non assume nessuna importanza e viene detta “intoccabile”o paria.
Gandhi ha abolito questa legge.



Le caste sono una differenza che distacca il Buddhismo dall’Induismo.

La strada della meditazione e dello yoga

Per comprendere bene il significato di questo percorso bisogna essere consapevoli, per l’Induismo l’uomo è schiavo di aspetti materiali e contrastanti e così perde il controllo sulla propria persona, ma ha anche la possibilità di riprendere il controllo su di se attraverso pratiche sia della mente (la meditazione) sia del corpo (attraverso esercizi che permettono una perfetta padronanza).
Lo yoga è un mezzo per raggiungere Dio.
Le esercitazioni consistono nell’assumere posizioni del corpo che diano un senso di pace e benessere interiore.
Lo yoga viene praticato in luoghi isolati.
Lo Yoga, conosciuto ormai in tutto il mondo e praticato anche nelle nostre palestre nasce anticamente proprio dall'induismo e da alcune delle regole di vita e di esercitazione spirituale.

SIMBOLO
           
Simbolo dell'nduismo è l'OM, parola che gli Indù ripetono molte volte al giorno per rivolgersi alle divinità.




LOTO  PIANTA SACRA




Fra le piante più cariche di valenze nell’induismo e in tutto il pensiero indiano il posto d’onore spetta al loto. Rappresenta, in primo luogo, la crescita vegetale, il rigoglio della vita organica, la fertilità delle acque e della terra da queste fecondata.

La dea che incarna queste qualità è Lakshmi, “Segno di buon auspicio”, chiamata anche Shri, “Fortuna”, “Gloria”. Poiché sviluppa nel suolo il suo rizoma, attraversa l’acqua con lo stelo e fiorisce all’aria e al sole, il loto percorre e unifica tutti gli elementi. A livello cosmico, evoca la creazione stessa, l’universo, e perciò su di esso siede Brahma quando si tratta di dare l’avvio alla creazione del mondo.
Altri concetti espressi dal loto sono la purezza e la trascendenza, dato che nonostante sorga dal fango non ne è contaminato, e nel suo slancio verso l’alto esso emerge sempre immacolato e turgido.
Perciò nell’arte indiana gli dei sono raffigurati in piedi o seduti sopra piedistalli o un trono a forma di corolla di loto.



"In India il fior di loto è un antico simbolo divino: il dischiudersi dei suoi petali suggerisce l'espandersi dell'anima ; l'affiorare della sua pura bellezza dal fango in cui ha origine contiene una benevola promessa spirituale."              
Paramhansa Yogananda




INDUISMO E CRISTIANESIMO
L’induismo è fortemente diverso dal Cristianesimo.            Il crisitanesimo ha un solo Dio, che è sia persona, sia conoscibile;
ha un solo libro di Scritture;
Dio ha creato il mondo e tutto ciò che vi vive;
l’uomo è stato creato da Dio, a Sua imagine e somiglianza e l’uomo vive una sola volta;
insegna che la salvezza è attraverso Gesù Cristo. L’induismo non riconosce Gesù come unica incarnazione di Dio come unico Salvatore per l’umanità.


PENSIERO DELLA CHIESA CATTOLICA SULL'INDUISMMO
La chiesa ha espresso un giudizio positivo nei confronti della religione induista.
La chiesa apprezza molto nell’Induismo:
- l’importanza che viene assegnata alla realtà interiore dell’uomo;
- alla preghiera;
- alla ricerca di Dio;
che sono valori che in Occidente si rischia di dimenticare.
Il Papa Giovanni Paolo II afferma in questi valori i “semi del Verbo” cioè i “semi di Cristo”.





CURIOSITA'
Tra gli dei due sono marito e moglie: Shiva con Kalì dea delle tempeste, delle malattie e della vendetta.
Quando si muore il cadavere viene lavato, rasato e bruciato su una catasta di legna perchè deve purificarsi.
Non c’è cremazione per i bambini al disotto di 2 anni e per gli asceti.
In passato veniva bruciata anche la vedova, oggi solo animali o oggetti del defunto.
L’animale sacro è la vacca che non si può mai uccidere.
Vengono usate per i lavori agricoli, per il latte e per il letame da essiccare.
Le vacche vengono macellate nel Karsala e nel Bengala.
L’Om indica il divino da cui deriva tutto e simboleggia la triade divina Brahma, Shiva e Visnù.
Viene pronunciato prima e dopo tutte le preghiere.
Per gli Indù lingue e dialetti sono circa 800.
La Costituzione riconosce solo 14 lingue: una per ogni stato.
Il fiume sacro,per gli indù, è il Gange.
In esso bisogna bagnarsi per purificarsi (almeno una volta nella vita).